Aumenta l’indennità per le vittime sul lavoro
I nuovi importi sono stati fissati in un recente decreto del Ministero del Lavoro. Per gli eventi del 2021 la prestazione sale da un minimo di 5.000 euro (erano 4.000 euro per l’anno 2020) fino a un massimo di 19.000 euro (15.500 euro per l’anno 2020).
I dati raccolti dall’ Inail illustrano che le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale ricevute entro il mese di Agosto di quest’anno sono state 772 ma questi dati vanno considerati con cautela poiché influenzati dalla pandemia da Covid 19; si corre il rischio quindi di non conteggiare un notevole numero di denunce mortali da contagio tardive.
L’indennità “una tantum” è una prestazione economica riconosciuta in favore dei superstiti delle vittime sul lavoro: coniuge e figli e, in loro mancanza, genitori, fratelli e sorelle. Viene corrisposta per eventi letali accaduti successivamente al 1° gennaio 2007, anche all’estero, che abbiano coinvolto sia lavoratori assicurati presso l’Inail ai sensi del testo unico in materia di sicurezza sul lavoro, sia lavoratori che risultano sprovvisti di tale assicurazione come ad esempio i militari, i vigili del fuoco, le forze di polizia, i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi.