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Sebbene i dati Istat indichino un numero relativamente basso di incidenti stradali causati da animali selvatici, si tratta di un fenomeno in aumento, con centinaia di casi registrati ogni anno. 

La probabilità di un incidente con animale selvatico, come ad esempio con un cinghiale o un capriolo, sulle strade italiane è sempre più alta, soprattutto in regioni come Veneto, Abruzzo ed Emilia Romagna. Ma cosa fare in caso di incidente con un animale selvatico e, soprattutto, come ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti? 

L’assicurazione copre i danni?

La risposta breve è: no, l’assicurazione non risarcisce questa tipologia di danno, a meno che sia stata attivata una polizza che includa il caso specifico di incidente con animale selvatico. 

Ciò è valido anche nel caso in cui l’incidente non sia stato provocato dall’impatto diretto con l’animale, ma la sua presenza sulla strada abbia fatto perdere il controllo della vettura al guidatore, mandandolo fuori strada.

Chi è responsabile in caso di incidente con animale selvatico?

La gestione della fauna selvatica è affidata alle singole Regioni, che sono quindi responsabili dei danni causati dagli animali selvatici. Secondo l’articolo 2052 del Codice Civile: “il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.”

Spetta quindi alla Regione mette in atto misure preventive, per evitare che si verifichino incidenti stradali (e non solo) causati dalla fauna selvatica. Queste misure possono includere l’installazione di segnaletica adeguata, recinzioni, catarifrangenti e sottopassi per animali, conosciuti come “ecodotti”.

La responsabilità delle Regioni è inoltre ribadita dalla sentenza n. 19332 del 07/07/23 della Corte di Cassazione: “nell’azione di risarcimento del danno cagionato da animali selvatici a norma dell’art. 2052 c.c. la legittimazione passiva spetta in via esclusiva alla Regione, in quanto titolare della competenza normativa in materia di patrimonio faunistico, nonchè delle funzioni amministrative di programmazione, di coordinamento e di controllo delle attività di tutela e gestione della fauna selvatica, anche se eventualmente svolte -per delega o in base a poteri di cui sono direttamente titolari- da altri enti; la Regione può rivalersi (anche mediante chiamata in causa nello stesso giudizio promosso dal danneggiato) nei confronti degli enti ai quali sarebbe in concreto spettata, nell’esercizio delle funzioni proprie o delegate, l’adozione delle misure che avrebbero dovuto impedire il danno.”

Chi paga i danni in caso di incidente con animale selvatico?

Come detto, la responsabilità in caso di incidente con animale selvatico ricade sulla Regione in cui è avvenuto il sinistro e, di conseguenza, è la Regione a doversi occupare del risarcimento danni. Tuttavia, ciò non è sempre vero. 

Un’eccezione è rappresentata da un incidente con animale selvatico che abbia luogo su autostrade o strade a lunga percorrenza. In questo caso, infatti, l’obbligo del risarcimento ricade sulla società responsabile di quel tratto di strada. Un altro caso particolare riguarda incidenti causati da cani abbandonati, la cui responsabilità è ovviamente dei legittimi proprietari.

In caso di incidente con animale selvatico, la prima cosa da fare, quindi, è identificare correttamente il soggetto responsabile dell’incidente e il luogo del sinistro. 

Come ottenere il giusto risarcimento?

Per ottenere il giusto risarcimento il danneggiato ha l’onere di dimostrare il nesso di causalità tra il comportamento dell’animale e l’incidente di cui è stato vittima. Secondo la già citata sentenza n. 19332 della Corte di Cassazione: “la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo, come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o, comunque, non evitabile neanche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure – concretamente esigibili in relazione alla situazione di fatto e compatibili con la funzione di protezione dell’ambiente e dell’ecosistema- di gestione e controllo del patrimonio faunistico e di cautela per i terzi.”

Per questo motivo, nel caso si verifichi un incidente che coinvolge un animale selvatico, è necessario chiedere immediatamente soccorso: l’animale ferito può diventare un pericolo anche per gli altri veicoli. Inoltre, il verbale redatto dalla polizia diventerà fondamentale come prova dei fatti e aiuterà durante la fase di richiesta di risarcimento. Anche la presenza di eventuali testimoni è utile come prova della dinamica dell’incidente. Sarà poi necessario dimostrare la presenza dei danni, sia materiali che non patrimoniali, per cui si richiede il risarcimento. 

D’altro canto, spetta alla Regione (o alla società responsabile della strada) dimostrare che l’incidente si è verificato per un fatto imprevedibile e/o inevitabile. 

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Un incidente con animale selvatico p causare gravi danni che, in alcuni casi, possono essere difficili da risarcire. È fondamentale seguire le procedure corrette per dimostrare il nesso causale e l’entità del danno. Rivolgersi a degli specialisti esperti può essere un passo decisivo per ottenere il giusto risarcimento.

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