Gli incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di altre sostanze stupefacenti salgono spesso alla ribalta della cronaca e, come conseguenza, generano spesso lunghi dibattiti.
La guida in stato di ebbrezza rappresenta sicuramente una seria minaccia per la sicurezza stradale, poiché la condizione di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze compromette gravemente le capacità del conducente, mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri utenti della strada.
Ma cosa dice la normativa? E cosa bisogna fare quando si è stati vittima di incidenti per guida in stato di ebbrezza?
Normativa di riferimento
La guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di alcool e stupefacenti è disciplinata dall’articolo 186 e dall’articolo 187 del Codice della Strada.
L’articolo 186, che disciplina la guida in stato di ebbrezza alcolica, prevede sanzioni per chi viene sorpreso alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l. Queste sanzioni variano da un’ammenda di 500 a 6.000 euro, arresto fino a un anno e sospensione della patente da sei mesi a due anni. In caso di recidiva, le pene sono aggravate. é inoltre prevista la confisca del veicolo in caso di tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, salvo che il mezzo appartenga a terzi.
L’articolo 187 regolamenta invece la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le sanzioni per chi viene sorpreso a guidare in stato di alterazione psico-fisica a causa dell’uso di sostanze stupefacenti comprendono un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto da sei mesi a un anno e sospensione della patente da uno a due anni.
E in caso di incidente?
Incidenti per guida in stato di ebbrezza e altre sostanze stupefacenti
Se, a seguito di un incidente, il conducente viene trovato sotto l’effetto di alcool o droghe, le sanzioni appena elencate vengono semplicemente aggravate. L’ammenda per guida in stato di ebbrezza può aumentare fino a 12.000 euro e la pena dell’arresto può variare da un minimo di sei mesi fino a due anni. Inoltre, la sospensione della patente può arrivare fino a quattro anni e, in caso di recidiva, è prevista la revoca della patente. Se il tasso alcolemico supera 1,5 g/l e l’incidente provoca gravi danni, il veicolo viene confiscato, a meno che non appartenga a una persona estranea al reato.
Analogamente, per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, le sanzioni previste dall’articolo 187 del Codice della Strada si aggravano sensibilmente in caso di incidente. L’ammenda può aumentare fino a 12.000 euro e la pena dell’arresto può variare da un minimo di uno fino a due anni. La sospensione della patente può arrivare fino a quattro anni e, in caso di recidiva, la patente di guida viene revocata. Se l’incidente è causato da un conducente in stato di alterazione e provoca gravi danni, il veicolo viene confiscato, salvo che appartenga a una persona estranea al reato.
In caso di incidente stradale con danni a persone, il conducente responsabile di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe può essere imputato anche di reati più gravi come lesioni personali colpose o omicidio stradale, secondo le circostanze. Se le lesioni causate sono gravi, la pena prevista è da tre mesi a un anno di reclusione. Se le lesioni sono gravissime, la pena può variare da uno a tre anni di reclusione. Se dall’incidente deriva la morte di una persona, il conducente può essere accusato di omicidio stradale, con pene che variano da otto a dodici anni di reclusione. La pena può essere aumentata fino a un massimo di diciotto anni in presenza di circostanze aggravanti, come la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.
Attenzione però, la legge richiede prove specifiche per accertare l’assunzione di droghe, come analisi di campioni biologici. Il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti è considerato reato e viene sanzionato severamente.
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Conclusione
La guida in stato di ebbrezza, sia per l’alcol che per le droghe, è un comportamento irresponsabile e pericoloso che mette a rischio la vita propria e degli altri. La normativa italiana è chiara e severa, prevedendo sanzioni significative per chi trasgredisce.
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