Pausa caffè? Nessun indennizzo infortuni
La sezione Lavoro della Cassazione, con l’ordinanza 32473 di questo mese, ha accolto il ricorso dell’Inail contro indennizzo e invalidità del 10% per un’impiegata della Procura di Firenze che si era rotta il polso mentre andava al bar in pausa caffè.
In caso di infortunio avvenuto in orario di servizio durante la pausa caffè non si ha diritto quindi a l’indennizzo di invalidità o malattia, anche se si è in possesso del permesso del capo per andare al bar all’esterno dell’ufficio, sguarnito di un punto ristoro. Tale sentenza permette una riflessione sul concetto di “occasionalità di lavoro” quale presupposto dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. La Corte d’Appello aveva riconosciuto, accogliendo il ricorso della lavoratrice, l’esistenza del nesso causale con l’attività lavorativa sia perché la pausa era stata autorizzata dal datore di lavoro, e questa era la prassi, che perché sul luogo di lavoro era assente il servizio bar. La Cassazione ha chiarito invece che non è sufficiente che l’evento si sia verificato nel luogo e nel tempo della prestazione lavorativa, essendo necessario accertare l’esistenza di un nesso eziologico specifico tra attività lavorativa e rischio assicurato.
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